- Maggio 06, 2017 /
- Consigli di Guida /
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Usare correttamente il Climatizzatore
Estate, sole, caldo e belle giornate, tanta voglia di viaggiare, divertirsi o trovare relax. Ma quando la temperatura esterna sale l’abitacolo della nostra autovettura può diventare un forno, soprattutto quando l’auto parcheggiata resta molte ore ferma al sole. Il climatizzatore trova qui la massima espressione del confort, ma va usato in modo corretto.
Quando il caldo si fa rovente
D’estate l’Europa è sotto al morsa di correnti d’aria calde provenienti dall’africa che portano le temperature oltre i 35 gradi in molte città e viaggiare in auto per lavoro o divertimento può diventare molto stressante soprattutto quando bloccati nel traffico, neanche più un finestrino aperto da quel senso di freschezza che aggrada. Secondo uno studio svolto da SEAT, nota casa automobilistica, quando al temperatura all’interno dell’auto supera i 35°C le reazioni del guidatore risultano affannate e più lente del 20% rispetto ad un abitacolo a 25°C. E’ come se il conducente avesse bevuto una sostanza alcolica raggiungendo un tasso alcolemico nel sangue di 0,5 grammi per litro. E se l’auto resta in sosta sotto il sole la temperatura al suo interno può salire anche a 60°C.
Semplici regole di uso corretto
Un buon impianto di climatizzazione con possibilità di selezionare la temperatura desiderata, aiuta molto ad evitare un eccessivo affaticamento alla guida e può renderla nel contempo confortevole, ma è anche importante seguire delle piccole regole sul suo utilizzo. Un uso eccessivo può comportare l’insorgere di malattie da raffreddamento come tosse , mal di gola, raffreddore e colpi di freddo a causa dello sbalzo di temperatura con l’esterno.
Se l’auto è rimasta ferma sotto il sole è sconsigliato partire con il veicolo surriscaldato e usare il condizionatore al massimo, ma è bene prima di partire aprire le porte e far uscire il caldo. Sbalzi di temperatura troppo elevati tra abitacolo ed esterno vanno evitati, è consigliabile quindi impostare il climatizzatore ad una temperatura interna che non vada oltre di 10° C quella esterna.
Generalmente una temperatura compresa tra 22°C e 24 °C è sufficiente per viaggiare in modo confortevole. Evitare di orientare le bocchette di ventilazione verso il viso, petto e stomaco, l’aria fredda che colpisce direttamente il corpo ci espone più facilmente al pericolo del raffreddamento, ma è bene dirigere il flusso d’aria fredda verso il parabrezza e finestrini. Per ottenere una temperatura uniforme attiviamo la funzione “auto” del climatizzatore, penserà lui stesso a mantenere il giusto clima all’interno dell’abitacolo. Evitiamo il ristagno di aria cambiandola con quella esterna di tanto in tanto durante il viaggio abbassando un po’ i finestrini, un paio di minuti ogni ora.
Attenti al gelo
Un nemico molto insidioso che all’inizio agisce in silenzio ma poi a distanza di ore può farsi sentire a volte anche in maniera molto forte è il colpo di freddo. La causa può essere un uso scorretto ed eccessivo, che ci espone a diversi rischi da raffreddamento, partendo da un banale mal di gola, alla congiuntivite, fino al raffreddore, bronchite e addirittura alla polmonite, per non parlare poi di noiosi guai ai muscoli quali il torcicollo, dolori articolari e addominali, problemi intestinali e mal di testa.
Meglio se l’aria è buona:
Il climatizzatore preleva l’aria dall’esterno e la immette nell’abitacolo dopo averla deumidificata, raffreddata e filtrata. Affinché l’impianto lavori bene è importante sostituire i filtri ogni anno o 15.000 km. Nell’impianto può ristagnare acqua di condensa che con il caldo diventa terreno fertile per lo sviluppo di batteri e muffe, per nulla igieniche e responsabili del cattivo odore dell’aria. E buona norma spegnere il clima qualche minuto prima dell’arrivo a destinazione, lasciando accesa la ventola che in parte elimina l’umidità. Se il cattivo odore persiste esistono appositi spray igienizzanti da spruzzare nel radiatore o nelle bocchette di ventilazione. Dopo averli applicati occorre arieggiare l’abitacolo.
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