Le strade sempre più affollate di veicoli e la frenesia della vita quotidiana, lasciano sempre più spazio alla distrazione e alla possibilità che si possa creare un incidente stradale. A tal proposito l’elettronica, che oggi si diffonde in larga misura sui veicoli, aiuta il conducente a rendere la guida più sicura e semplice, sopperendo alla scarsa abilità di alcuni conducenti, riducendo la distrazione e a volte migliorando anche la capacità di prendere e mettere in atto azioni decisive che possono fare la differenza
Seduti a bordo del veicolo, dal suo interno durante la marcia non è possibile avere una visione completa e costante di cosa ci succede intorno. Ovviamente la visione frontale è affidata ai nostri occhi che percepiscono direttamente cosa succede davanti, ma per la visione posteriore ci dobbiamo affidare agli specchi retrovisori, che purtroppo non ci permettono di vedere tutto quello che succede dietro a causa degli angoli morti, porzioni di strada posteriori nelle immediate vicinanze del veicolo dove normalmente ne i nostri occhi ne gli specchi retrovisori riescono a vedere. In certe situazioni non rilevare un veicolo o un pedone sopraggiungente dall’angolo morto potrebbe essere fatale.
L’aiuto arriva dallo studio tecnologico attraverso i cosiddetti occhi elettronici, dispositivi come telecamere, mini-radar e specchietti intelligenti, sempre pronti a sorvegliare ed intercettare chi ci sta sorpassando anche quando sarebbe impossibile vederlo.
L’angolo cieco o punto morto è una parte dello spazio dietro alla nostra automobile molto pericoloso perché caratterizzato dal fatto che quando un’auto che ci sta sorpassando si trova all’interno di quella zona risulta temporaneamente invisibile ai nostri specchi e quindi ai nostri occhi.
Questo succede per una questione di ottica, l’automobile sparisce dalla vista di quello interno e finché non ci ha quasi completamente affiancato anche da quello esterno. E se malauguratamente, proprio in quel momento decidessimo di effettuare un sorpasso, le probabilità di causare un incidente sarebbero altissime.
Occhi sempre aperti
Anche in questo caso la tecnologia, che ha raggiunto con l’elettronica applicata ai veicoli livelli di sviluppo notevoli ci mette a disposizione degli strumenti studiati per ridurre e a volte anche eliminare questi pericoli. Si tratta di sistemi di monitoraggio basati su telecamere o su sensori a ultrasuoni solitamente sistemati ed integrati sui paraurti che misurano la distanza e la velocità dei veicoli sopraggiungenti da dietro, segnalando con allarmi sonori o spie luminose a seconda dei modelli e delle scelte delle case automobilistiche quando una macchina o un motociclo in fase di sorpasso si trova proprio sulla zona di rischio.
Addirittura questi sistemi sono cosi sviluppati da far scattare l’allarme non solo in caso di pericolo ma anche in caso di potenziale pericolo, cioè anche quando al di fuori del punto cieco nel raggio di 50/60 metri c’è un auto che si avvicina troppo velocemente creandoci un pericolo nel momento in cui noi decidessimo di iniziare un sorpasso
Molto di più di un semplice specchio
L’industria elettronica non si ferma mai e sono allo studio o in fase di test nuovi sistemi, sempre migliori e più sicuri come lo specchio intelligente una soluzione presentata dalla Nissan all’ultimo Salone di Ginevra, che consente di migliorare la visibilità dello specchio interno. Si tratta del primo specchietto dotato di display a cristalli liquidi dove a seconda delle preferenze del conducente può passare dalla modalità tradizionale a quella di display visualizzando le immagini riprese da una telecamera ad alta definizione montata nella parte posteriore del veicolo.
Lo Smart Rearview Mirror, questo il suo nome, ancora in fase di test, offre il vantaggio di poter avere sempre il massimo della visibilità anche quando il sedile è occupato da passeggeri di taglia Extra Large o se nel bagagliaio abbiamo caricato oggetti ingombranti.